“Corpus”, Romina Zanon, 2017, fotografia digitale, assemblage
L’opera “Corpus” nasce dalla volontà di rileggere in chiave contemporanea le raffinate e bizzarre rappresentazioni, talvolta grottesche e insolite, del pittore Marcello Fogolino (Vicenza, 1483 / 88 circa – dopo il 1558).
L’installazione fotografica, che si compone di 21 immagini, raffigura un corpo che prende vita dal coniugarsi di motivi riconoscibili (figure antropomorfe, frammenti di corpi animali, vegetali e scultorei) e nessi eccentricamente impossibili.
La luminosa e intensa cromia fogoliniana viene sostituita dall’essenziale contrasto tra bianco e nero, qui volto a mettere in risalto la continuità di linee e forme di matrice eterogenea.
Piante, farfalle, fiori, pesci, volti antichi, mani umane, corna di animali, braccia plastiche, occhi intensi, vengono colti nella loro simmetria formale, fino a plasmare una surreale creatura montana che apre le porte ad una gamma di stati d’animo contrastanti, dall’ansia all’ironia, dall’inquietudine all’allegrezza, dalla bizzarria all’irrequietezza, proprio come era ai posteri la personalità controversa di Fogolino.
L’opera è stata realizzata in occasione della mostra “Fogolino Contemporaneo” ideata e promossa da PROMART – Libera associazione per la promozione delle arti (Trento) e tenutasi presso la Galleria d’Arte Moderna Fogolino di Trento.